Informazioni sul corso
Che sia fantastica o storica, nella nostra trama i personaggi vivono in contesti sociali che richiedono dress code, acconciature e trucco diversi.
Gli abiti e l’aspetto dei personaggi sono spesso considerati un aspetto trascurabile dell’ambientazione, perché considerati di ambito femmineo e quindi volubili. Eppure, fino al Settecento europeo, l’alta moda maschile era uno strumento di emanazione del potere tanto quanto comunicativa era quella femminile. Spesso vediamo o leggiamo di situazioni incredibilmente improbabili, sia nello storico che nel fantastico, da personaggi che indossano non meglio chiare “tuniche”, a chi si ferma in ‘fattorie’ di gente vestita di lana eppure non è mai comparsa una pecora in 400 pagine di narrato, etc.
Il costume design è una materia complessa, i cui rudimenti possono essere d’aiuto per chi crea storie nel destreggiarsi nella coerenza interna: un vestito è fatto di materie prime locali e d’esportazione (commercio), è comunicazione (colori araldici), è metro sociale (vestiti pudici e impudici; status quo e rivoluzioni), è sacrale (nudità, materiali puri e impuri, tagli di capelli o monili esclusivi dell’infanzia) ed è di genere (vestiti disegnati per impedire i liberi movimenti di uno specifico gruppo).
Contenuto del corso
Custom design
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Dal dress code all’ambientazione
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